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LE SEDUZIONI di Vito Zagarrio: un “thriller dei sentimenti” in una Napoli non convenzionale

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Stefano è un quarantenne di successo, ma deluso e demotivato. Lavora come direttore editoriale per una casa editrice e frequenta il bel mondo della narrativa. Ha un’amante giovane, ma rompiscatole, Silvia, alla quale ha pubblicato il primo romanzo. Ha una confidente più anziana, Renata, la manager della casa editrice, e pochi amici. È separato dalla moglie, Sara, una donna ricca, che gli ha comunque permesso di vivere in una sua casa di famiglia, una casa in disordine, lasciata andare, piena di libri e manoscritti.

Un mattino si sveglia e scopre che in casa sua c’è una donna, Sophie, con un accento francese. L’ha mandata Sara, partita in crociera, per badare un po’ a lui e alla casa. Dopo una iniziale resistenza, Stefano si lascia convincere e Sophie si piazza in casa; diventa la migliore delle colf, la migliore delle cuoche, la migliore delle segretarie. La casa è uno specchio, i libri in ordine, le pietanze squisite. La donna è misteriosa, la sua immagine non coincide con quella di una colf: ascolta musica classica ed Edith Piaf, legge libri, esce qualche volta la sera vestita elegantemente. Stefano ne è affascinato e cerca qualche risposta confidandosi con gli amici.

Tutti sono stupiti del radicale cambiamento di Stefano, rifiorito alla vita, come “scongelato” da un periodo di incupimento. L’amore per Sophie lo ha soggiogato e riportato alle emozioni; può cominciare a fare progetti. Quando tutto sembra girare a meraviglia, ecco la svolta: Sophie scompare. Stefano non se ne capacita, non lo accetta. Cerca Sophie a casa di Sara, ma lì scopre che la moglie non ha mai avuto a servizio una donna di nome Sophie e che non era mai partita per una crociera intorno al mondo. Sempre più arrabbiato e deluso, si fa prestare una macchina e viaggia in cerca di Sara, che si trova in Francia, nella villa di montagna.

Dal confronto con Sara, Stefano apprende così di essere stato giocato, letteralmente: a un tavolo di poker. Sophie, infatti, aveva perso una forte somma giocando contro Sara e quest’ultima le aveva proposto di cancellarle il debito nel caso fosse riuscita a fare innamorare l’ex marito, a scaldargli il suo “cuore in inverno”. Ci sarebbero tutti i motivi per tornare sconfitto alla depressione, ma Stefano ha uno scatto di orgoglio maschile che lo porta alla risoluzione della storia e del film.

Il regista Vito Zagarrio e “le seduzioni

Le seduzioni, tratto da un romanzo di Lidia Ravera, è una romance ma non di puro genere e con risvolti drammatici; un ritratto di una certa generazione e lo spaccato di una certa società; una riflessione sull’Italia del nuovo millennio vista attraverso le contraddizioni di una certa classe medio/alto borghese.

Importante è la scelta di Napoli come location del film: una Napoli inedita, non convenzionale. Non quella delle Vele e di Scampia, ma quella più borghese del Centro direzionale che fa assomigliare Napoli a New York, quella del Vomero e degli ambienti intellettuali. Napoletana è anche la maggioranza della troupe, composta da giovanissime maestranze e collaboratori artistici, e degli attori noti per la loro “napoletanità”. Insomma, si tratta di un film basato sulla recitazione ma dove lo stile della messa in scena è riconoscibile, un film fatto per il pubblico ma pieno di possibili letture altre e di metafore di una identità italiana nel nuovo millennio.

Un film che tratta di una vicenda umana, della storia e dei sentimenti di uomini e donne nelle quali lo spettatore può riconoscersi. Una sorta di “thriller dei sentimenti” che coinvolge e intriga. L’amore, il dolore, la delusione e la speranza sono sentimenti di oggi, di un’umanità che si smarrisce quando la sfera intima e privata si disgrega. Eppure la vita può ancora offrirci le sue “seduzioni”.

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