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“Ricomincio da tre” di Massimo Troisi stasera su Rai 3 in versione restaurata

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Nel 1981, un film con un regista e attore esordiente al cinema batte tutti, incassando quasi 14 miliardi di lire e superando quell’anno i grandi campioni di incasso italiani, come “Il bisbetico domato” con Celentano e “Fantozzi contro tutti“, ennesimo episodio della saga già rodata e amata del personaggio di Paolo Villaggio; e soprattutto superando al botteghino persino i film internazionali, in particolare “L’impero colpisce ancora“, secondo capitolo della trilogia iniziale di “Guerre stellari“.

Ricomincio da tre, fortunatissimo debutto di Massimo Troisi davanti e dietro la macchina da presa, prodotto dalla IIF di Fulvio Lucisano e dalla Factory Film, torna in prima serata tv (3 settembre ore 21:20 su Rai 3), dopo essere passato di nuovo come evento speciale anche sul grande schermo, in una versione restaurata a cura del Centro sperimentale di Cinematografia, che permette agli spettatori di rivedere, con una qualità tecnica mai raggiunta prima, il titolo più premiato del 1981 e riabbracciare uno degli autori italiani più amati di sempre. In effetti, la pellicola, tra gli altri riconoscimenti, ha vinto due David di Donatello per il miglior film e il miglior attore protagonista (Troisi); quattro Nastri d’Argento, per il miglior attore e per il miglior regista emergente (Troisi al quadrato), il miglior produttore (Fulvio Lucisano e Mauro Berardi) e per il miglior soggetto (sempre Troisi); e due Grolle d’oro, per film e interpretazione maschile.

Il produttore Fulvio Lucisano ricorda che “Troisi all’inizio non voleva girare il film e ci ho messo un po’ a convincerlo, ma ero sicuro che fosse la scelta giusta, perché si trattava di una storia molto personale”. Prima dell’uscita, anche gli esercenti non erano sicuri delle potenzialità della pellicola. “Sia a Torino che a Milano, c’era la paura che il pubblico del nord non lo capisse e che il film non incassasse nulla. Per questo, ho garantito ad alcune sale il loro incasso normale per un periodo di cinque settimane, in modo che, in qualsiasi caso, avrei coperto io i mancati guadagni. Ma non è stato necessario, visto che anche in quelle città RICOMINCIO DA TRE ha ottenuto dei risultati trionfali”.

Da quel momento, il film è stato presentato con successo in tutto il mondo, compresa “una bellissima proiezione a New York all’aperto. In occasione di quel viaggio con Troisi, gli ho presentato Martin Scorsese, molto interessato a conoscerlo”.

Ricomincio da tre ha anche rappresentato la prima collaborazione tra Massimo Troisi e Pino Daniele, che dopo aver composto le musiche di questo film, si è occupato anche de Le vie del Signore sono finite e Pensavo fosse amore invece era un calesse.

Ricomincio da tre è una piccola grande gemma di celluloide, scritta e girata con sincerità e spontaneità; il prologo di un mito la cui carriera è stata fin troppo breve…la semplicità unita alla genialità, la riflessione sulla società intrisa e permeata da una filosofia partenopea che si allontana dalla tradizione non rinnegandone la lezione ma modernizzandola al punto da sorprendere critica e pubblico per la sua originalità.

In questo film d’esordio l’alchimia con Lello Arena, porta Troisi ad altissimi livelli di recitazione raggiunti anche grazie ad un’amicizia pluriennale tra i due che, insieme, negli anni 70, avevano dato vita con Enzo Decaro ad un meraviglioso gruppo teatrale: La Smorfia.

Avere la possibilità di (ri) vedere, al cinema come in tv, Ricomincio da tre è una di quelle occasioni imperdibili che possono risultare una sorta di appuntamento transgenerazionale tra coloro che sono cresciuti nel mito di Massimo Troisi e i più giovani che non hanno avuto ancora la fortuna di scoprirlo.

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