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“Napoli milionaria” – il film di Luca Miniero tratto dal capolavoro teatrale di Eduardo De Filippo

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I PERSONAGGI

Gennaro Jovine (Massimiliano Gallo): un tranviere senza più tram e famiglia
Amalia Jovine (Vanessa Scalera): una moglie disposta a qualsiasi cosa per i suoi figli
Errico Settebellizze (Michele Venitucci): un borsaro innamorato di Amalia
Amedeo (Vincenzo Nemolato): un figlio pulito sporcato dalla guerra
Maria Rosaria (Carolina Rapillo): una figlia abbandonata a se stessa
Rituccia (Andrea Solimena): una figlia più piccola che si troverà di fronte alla morte
Brigadiere Ciappa (Jacopo Cullin): un poliziotto che apprezza le recite
Ragioniere Spasiano (Tony Laudadio): un uomo ridotto alla miseria dalla borsa nera
Peppe o’ cricco (Gennaro Di Biase): un’anima nera per Amedeo
‘O miezo prèvete (Marcello Romolo): un confidente e amico di Gennaro
Donna Peppenella (Maria Bolignano): una popolana che ammira Amalia

LA STORIA

Napoli milionaria! è il racconto, attualissimo, della potenza del denaro e della sua capacità di corrompere le anime. La vivono sulla propria pelle Gennaro e Amalia Jovine e i loro tre figli. Il primo, ex tranviere, è costretto a fare il finto morto per coprire i traffici della moglie che si arrangia con la borsa nera in combutta con Errico Settebellizze. Cercano di sopravvivere alla miseria in cui è piombata la città nel suo ultimo anno di guerra.

E poi arriva la pace, l’abbondanza delle merci americane, la fame dei napoletani e i soldi, tanti soldi. Gennaro, catturato dai tedeschi in ritirata, è ormai scomparso dalla vita della donna che rimane abbagliata da tutta quella ricchezza a portata di mano. Quando inaspettatamente ritorna, la sua famiglia si è dissolta e “perduta”. Amalia è una donna ricca in società con Settebellizze, innamorato di lei, e tratta con crudeltà spietata quelli che si rivolgono a lei per acquistare beni di prima necessità. Amedeo, il figlio più grande è diventato un ladro di pneumatici, Maria Rosaria la figlia maggiore è incinta di un soldato americano che l’ha poi abbandonata.

Sarà l’improvvisa malattia di Rituccia, la figlia più piccola, a costringere tutti a fare i conti con quello che sono diventati. Gennaro inizierà a ricostruire l’identità onesta della sua famiglia facendo aprire gli occhi ad Amalia per guardare l’inferno in cui è precipitata. Sarà un percorso lungo e incerto perché, come ha ripetuto inascoltato dal giorno del suo ritorno Gennaro, la guerra non è ancora finita.

Prima “ha dà passà a nuttata”.

NAPOLI MILIONARIA PER LUCA MINIERO: “UNA STORIA SCRITTA DOPO LA GUERRA, MA PER I GIORNI NOSTRI

Parlare di Napoli Milionaria! significa entrare nel cuore del lavoro di Eduardo. Portata in scena subito dopo la guerra al teatro San Carlo di Napoli, questa commedia mostra il coraggio e la grandezza del suo autore che sbatte in faccia a una città ferita le conseguenze morali del conflitto. Un vicolo diventa il luogo dove Eduardo combatte contro tutte le guerre ma anche contro l’arricchimento senza pudore, l’avidità, la perdita di umanità. Il Teatro di Eduardo diventa civile e la sua lezione diventa attualissima oggi. Parlare della nostra proposta può sembrare presuntuoso. Ma dobbiamo farlo. La nostra sceneggiatura (M. Gaudioso, F. Gilli) fa una crasi fra il film dello stesso Eduardo e la commedia teatrale raccontando la vita di un basso e del suo vicolo, nel nostro caso ambientato a Forcella.

Il lavoro scenografico per riportare Napoli agli anni ‘40 è stato sicuramente uno degli aspetti più complessi della preparazione. Con Giada Esposito, la scenografa, abbiamo cercato il luogo meno contaminato per ambientare i dolori della famiglia Jovine. La scelta è caduta su Vico Scassacocchi di Forcella, per i suoi palazzi, per i suoi bassi, ma anche per la disponibilità della gente. Una zona di Napoli che sta vivendo un riscatto costante e luminoso dopo anni di buio. Napoli Milionaria! diventa nel nostro film una Napoli di sempre, ambientata nel ‘40 ma con un finale che riporta le atmosfere al contemporaneo.

Dopo il celebre adda passà a nuttata, ecco un drone salire dal vicolo del ‘40 alla metropoli di oggi con i grattacieli in vista e in colonna sonora Gesù Gesù di Pino Daniele. La nostra idea insomma è che Eduardo parla di oggi e forse anche di domani, e dunque l’unica rivoluzione visiva possibile è rendere contemporaneo il linguaggio senza trucchi e rivoluzioni. Il pensiero è stato semplice e presuntuoso: se Eduardo avesse girato oggi, avrebbe girato così.

Con Massimo Gallo e Vanessa Scalera, con Nunzia Schiano, Marcello Romolo, Michele Venitucci, Vincenzo Nemolato, Carolina Rapillo. Con gli attori napoletani più bravi e capaci di raccontare quel mondo senza scimmiottarlo: quel mondo è oggi. Una Napoli Milionaria! come se non ci fosse mai stata prima una Napoli Milionaria! una storia scritta dopo la guerra ma per i giorni nostri.
Luca Miniero

LA COLLECTION DE FILIPPO

La collection De Filippo è un ambizioso progetto di trasposizione filmica dei capolavori teatrali di Eduardo De Filippo, grande protagonista del teatro italiano ed internazionale, che impegna la Rai nel suo ruolo centrale di Servizio Pubblico dedicato a custodire e rinnovare la memoria culturale del nostro Paese. Le commedie di Eduardo fondono in un meccanismo perfetto la comicità con l’inquietudine, il ritmo dell’azione con la riflessione e, sotto un’apparente leggerezza, sono in realtà specchio
amaro ed ironico della nostra società.

Dopo Natale in Casa Cupiello, Sabato, Domenica e Lunedì e Filumena Marturano il progetto continua con Napoli Milionaria!, la commedia più “contemporanea” dell’autore napoletano con i suoi riferimenti alle aberrazioni delle guerre e al potere del denaro. Realizzato per la prima volta nel suo ambiente “testuale”, un vicolo nel cuore di Forcella, mette in scena una famiglia che si dissolve e che, solo ai confini del baratro, cerca di ritrovare sé stessa. Dentro i suoi spazi angusti senza sole né luce, con la materia porosa delle sue mura e i legni sbreccati dei suoi portoni, si muovono i protagonisti della storia, Gennaro, la moglie Amalia e i loro tre figli, in un dialogo continuo con gli altri abitanti del vicolo.

Nessuno di loro è innocente: tutti in cambio della felicità sono pronti a vendersi l’anima. Faust dentro vicolo Scassacocchi. In questo mondo ha lavorato il regista Luca Miniero per raccontare in primo piano una famiglia e sullo sfondo l’umanità lacera e disperata che la circonda, dove la pietas è scomparsa travolta dalla fame. Qui vivono gli Jovine alla ricerca commovente della loro identità, aggrappati alla speranza che “Ha dà passà a nuttata”.

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