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Agli Oscar 2025 trionfa “Anora”, il film indipendente che ha sorpreso critica e pubblico

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La 97ª edizione degli Academy Awards, svoltasi il 2 marzo 2025 al Dolby Theatre di Los Angeles, ha offerto una serata ricca di emozioni, conferme e inaspettate sorprese. La cerimonia, presentata per la prima volta da Conan O’Brien, ha visto trionfare “Anora” di Sean Baker, che si è aggiudicato cinque statuette, tra cui Miglior Film, Miglior Regia (Sean Baker), Miglior Attrice Protagonista per Mikey Madison, Miglior Sceneggiatura Originale (Sean Baker) e Miglior Montaggio (Sean Baker). Il film indipendente era giù stato premiato con la Palma d’Oro a Cannes e ai recenti Critics Choice Award. Proprio quest’ultimo riconoscimento aveva alzato le quotazioni dell’opera di Sean Baker per l’Oscar più prestigioso.

Infatti alla vigilia dell’evento, i pronostici indicavano “Emilia Pérez” di Jacques Audiard come favorito, forte delle sue 13 nomination. Tuttavia, il film ha ottenuto solo due premi: Miglior Attrice Non Protagonista per Zoe Saldaña (già premiata ai Golden Globes) e Miglior Canzone Originale con “El mal. Un’altra parziale sorpresa è stata la vittoria di Adrien Brody come Miglior Attore Protagonista per “The Brutalist“, film che ha conquistato anche gli Oscar per la Miglior Fotografia (Lol Crawley) e la Miglior Colonna Sonora (Daniel Blumberg).

La sua interpretazione (già premiata ai Bafta, ai Golden Globes e ai Critics Choice Award) è stata preferita a quella di Timothée Chalamet, dato per favorito per il ruolo di Bob Dylan in “A Complete Unknown“.

Kieran Culkin ha ricevuto il premio come Miglior Attore Non Protagonista per “A Real Pain” di Jesse Eisenberg, confermando le previsioni scaturite dopo la vittoria ai Golden Globes. Nella categoria Miglior Film d’Animazione, l’emozionante opera lettone “Flow” ha prevalso, mentre “I’m Still Here” del regista brasiliano Walter Salles ha vinto come Miglior Film Internazionale. “No other land“, l’atto di resistenza creativa di un collettivo palestinese-israeliano formato da quattro giovani attivisti (Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor), è stato premiato con l’Oscar per il Migliore Documentario.

Un momento storico della serata è stato segnato da Paul Tazewell, che è diventato il primo afroamericano a vincere il premio per i Migliori Costumi grazie al suo lavoro in “Wicked“.

In conclusione, gli Oscar 2025 hanno dimostrato come l’Academy possa ancora sorprendere, premiando opere che, seppur meno quotate alla vigilia, hanno saputo conquistare critica e pubblico con la loro qualità artistica. La speranza è che eventi del genere servano ancora, sempre di più, come sprone ad andare a vedere i film premiati al cinema, senza per forza di cose aspettare che arrivino sulle piattaforme di streaming.

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