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“Pompei Z” il thriller girato interamente con l’intelligenza artificiale nei cinema nel 2026

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In fase di realizzazione “Pompei Z”, thriller post-apocalittico interamente girato con Intelligenza artificiale, con la regia artistica e tecnica di Andrea Biglione e la produzione italiana di Roberto Bessi per Kalicon. Nelle sale nel 2026, ambientato a Pompei ai giorni nostri, scritto e sceneggiato dal regista e dal produttore

È in fase di realizzazione “Pompei Z”, film interamente girato con A.I. – Intelligenza artificiale, con la regia artistica e tecnica di Andrea Biglione (Almeno tu nell’universo; N.E.E.T.) e la produzione italianadi Roberto Bessi (Ladyhawke, Wonderwell, Sultana’s dream, Le seduttrici – A good woman) e di Alessandro Torrisi, General Manager per Kalicon, produttori, nel 2024, di “Maserati: the brothers” e “Modì – Tre giorni sulle ali della follia”.

Pompei Z”, che uscirà nelle sale nel 2026, è scritto e sceneggiato da umani – nella fattispecie Biglione e Bessi – ed è realizzato come fosse un vero film per il cinema, in 4k, con la post-produzione del suono, il mix e la color correction. Gli attori del film, che devono ancora essere svelati, performeranno sullo schermo grazie a degli avatar AI con i loro stessi connotati. “Pompei Z” è un thriller post-apocalittico di alto livello in cui un improvviso terremoto sotto i Campi Flegrei squarcia Pompei durante il vertice del G7 sul clima, scatenando un contagio di zombie trasmesso in diretta streaming, guidato da un gladiatore conservato dal 79 d.C., e rovesciando i governi nel giro di poche ore.

Mentre l’epidemia si intensifica, i pianificatori militari prendono in considerazione un ultimo tentativo di “sanificazione” nucleare del sito archeologico, mettendo la stessa Pompei sull’orlo dell’annientamento atomico. Sviluppato da una sceneggiatura interamente scritta a mano, il film fonde una narrazione d’autore con immagini all’avanguardia basate sull’intelligenza artificiale generativa e una post-produzione di livello blockbuster, affrontando temi urgenti come il collasso climatico, la fragilità della leadership e la manipolazione dei social media.

Star internazionali hanno già espresso vivo entusiasmo per apparire come avatar di intelligenza artificiale di se stesse, con licenza ufficiale, a sottolineare il potenziale di franchising globale del progetto.

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