“La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri” a CasaCinema Napoli mercoledì 25 giugno

Erano operai, erano sfruttati ma avevano un progetto di trasformazione della società. Oggi sono soltanto ‘stranieri’, frammentati, isolati, discriminati.
Mercoledì 25 giugno, alle ore 19, presso CasaCinema in Via Cisterna dell’Olio a Napoli, ci sarà la proiezione di “La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri” il documentario di Samir che mette in parallelo l’ondata migratoria italiana in Svizzera alla fine degli anni 40, e la controversa parabola dell’immigrazione moderna in Italia. A conclusione della proiezione discuteranno del film con il pubblico il regista Samir, Lino Musella (attore, regista e ‘voce’ del film), Gianfilippo Pedote (produttore creativo).
Il docufilm racconta gli anni della grande emigrazione italiana in Svizzera a partire dal secondo dopoguerra, quando centinaia di migliaia di italiani lasciarono i loro paesi e le loro famiglie per sfuggire alla povertà e cercare lavoro dove c’era bisogno di braccia per sostenere un’economia in espansione. Furono anni duri, segnati dall’isolamento sociale, da intolleranza e pregiudizi, da condizioni di vita e di lavoro pesanti e spesso umilianti.
La pressione di sindacati e associazioni determinò tuttavia un lento cambiamento politico e culturale e le condizioni dei lavoratori immigrati migliorarono, al punto che i loro discendenti sono oggi cittadini integrati e rispettati. E la classe operaia sembra scomparsa: tutti appartengono alla classe media. Gli altri, gli operai di una volta, sono semplicemente ‘gli stranieri’, i nuovi migranti, precari, invisibili, sfruttati e senza tutele. In particolare in Italia, che da terra di emigranti è diventata un paese di immigrazione.


Distribuito da Mescalito Film, “La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri” è una produzione svizzera e italiana di DSCHOINT VENTSCHR e CASA DELLE VISIONI, in coproduzione con RSI Radiotelevisione svizzera, Schweizer Radio und Fernsehen SRF, Radio Télévision Suisse, SRG SSR con il sostegno di MiC Ministero della Cultura, Regione Lazio, AAMOD, Bundesamt für Kultur, Zürcher Filmstiftung.




