Happening Under Vesuvio – l’evento in terra vesuviana per gli artisti di tutto il mondo

Happening Under Vesuvio
L’evento artistico che riunisce nel cuore della terra vesuviana artisti provenienti da tutto il mondo
Edizione 2025
13 e 14 giugno – ore 20
presso Kulturfactory, Domicella (AV)
Torna il 13 e il 14 giugno Happening Under Vesuvio, ideato da Alessia Siniscalchi e dal collettivo italo-francese Kulturscio’k (attivo a Parigi con progetti multidisciplinari in ambito performativo, visivo e sonoro), in collaborazione con Kulturfactory (via Raffaele Ferrante, 4) a Domicella (AV) e con il matronato del Museo Madre. Happening Under Vesuvio è molto più di un festival: è un evento artistico internazionale che riunisce nel cuore della terra vesuviana artisti provenienti da tutto il mondo.
Un’esperienza artistica collettiva che cambia forma ogni anno, proprio come il territorio vulcanico che lo ospita, con performance, installazioni, video, musica dal vivo e momenti di riflessione condivisa, spingendo l’arte oltre i confini tradizionali. È un omaggio al Vesuvio, al Sud, alla terra e all’essenza femminile, all’incurabilità del femminile, agli anti-profeti e all’abolizione dei confini. Tra gli artisti con Alessia Siniscalchi: EXTRAPOLO (ex La Famiglia), Maria Mazzella, Thomas Laigle, Imma di Lillo, Francesca Chiacchio, Giovanni Ambrosio, Paul Spera, Antonia Kube, Federica Clarizia, il duo Hylozoic :Desires, Danilo Scarpati, Paulina Mikol, Phil St. George, Didier Leglise, Marco Cappelli, l’urban artist Johnny Camping, Veronica Rastelli, La Casaforte SB, Emanuele Errante. L’edizione 2025, dedicata alla memoria di Vincenzo Maria Siniscalchi, personalità visionaria che ha fortemente voluto trasformare il vesuviano in un centro di produzione e trasmissione artistica, promuove la libertà di pensiero e di espressione e riflette su temi universali quali l’identità, i confini, le radici, la visione femminile come forza curabile e incurabile, al di là dei generi e delle forme, ed i valori necessari per combattere la discriminazione e dare voce agli anti-profeti.
In questa visione in continua evoluzione, Kulturscio’k e Kulturfactory offrono a diversi artisti l’opportunità di confrontarsi con questi temi attraverso un percorso artistico che si sviluppa negli spazi della residenza, guidato da una serie di hashtag:
#IMPLOSION/#EXPLOSION/#INSIDERS/#OUTSIDERS
L’implosione e l’esplosione diventano pratiche interiori ed esteriori di creazione contemporanea, profondamente legate alla nostra natura vulcanica. “Dentro e fuori la casa” è un modo per raccontare il dentro e fuori il sistema, le strutture, i labirinti. Il territorio, simbolo di forza e fragilità, è una zona sismica che si collega idealmente ad altre aree fragili e potenti, anche esse implosive.
#ROOTS/#TERRAE/#TRILOGYREMIX/#FUTURE/#ANTIPROPHETS
Gli hashtag sono stati sviluppati negli ultimi anni dalle azioni performative del collettivo Kultuscio’k, che ha portato un complesso lavoro di ricerca tra arte, installazione, prototipi tecnologici e musica nella grotta della Sibilla, al Museo Madre, alla Nuit Blanche a Parigi e alla Ménagerie de Verre.
#BORDERS
I confini sono collegati alle guerre, alle invasioni. Oggi parliamo di limiti da imporre e rompere, di circondare uno spazio, superarlo e cercare di distruggere il confine tra noi e gli altri, sfondare le porte, non lasciarsi confinare da altri, siano essi regole, famiglie, potere.
#ANTIPROPHETS
Trasformiamo la riflessione sul contrasto tra interno ed esterno in un’esperienza artistica che ci permette di dialogare con le differenze, con le voci sibilline, delle donne, dei bambini, dei rifugiati, delle minoranze, dei deboli, di coloro che hanno cercato di distruggere le differenze e hanno spesso perso. Cerchiamo di promuovere forme d’arte anti profetiche, a volte disturbanti e non sempre accolte.

L’edizione 2025 riunirà opere ed installazioni in dialogo con lo spazio di artisti francesi, indiani, americani e italiani che hanno accettato di partecipare alla sperimentazione artistica:
- Giovanni Ambrosio e le pietre vesuviane, previsioni performative anti profetiche;
- il video In the Spirit of the fountain (a Pompei committment) del duo artistico Hylozoic :Desires (Himali Singh Soin & David Soin Tappeser);
- il percorso performativo vesuviano di Maria Mazzella ai bordi della terra vesuviana, dove implosione ed esplosione si incontrano (#borders #implosion #explosion);
- la chill zone di Noty Aroz (Johnny Camping);
- l’installazione sonora esplosiva di Thomas Laigle;
- il tappeto musicale di Didier Leglise;
- la camera elettronica di Phil St. George;
- gli interventi creativi di EXTRAPOLO (ex La Famiglia) che ha composto il pezzo Vesevo;
- i testi poetici di Paulina Mikol;
- le azioni performative di Paul Spera, Antonia Kube, Federica Clarizia e la stessa Siniscalchi;
- l’installazione di Land Art;
- il tappeto fotografico e il labirintico di Francesca Chiacchio;
- le fotografie di Imma di Lillo;
- il video “punto cieco” di Danilo Scarpati da Barra al Vesuvio (#implosione #expolosion);
- Veronica Rastelli con un’opera di Land art ;
- La Casaforte SB con Noi piantiamo gli alberi e gli alberi piantano noi (azione ispirata da Joseph Beuys) ;
- Emanuele Errante con Paroxysm, un’esperienza sonora immersiva ;
- Francesca Chiacchio con azioni performative in fotografia.
Happening under Vesuvio e la sua filosofia
La residenza Kulturfactory è dedicata all’innovazione e alla creatività, all’arte e all’innovazione. Promuove un nuovo modo di concepire l’arte. La scelta di un luogo isolato, remoto, minacciato dalla natura e talvolta impietoso sottolinea la sua indipendenza. Happening under Vesuvio dà, così, voce alle minoranze, ai rifugiati, ai bambini, ai più fragili, insieme alle voci di chi ha tentato di annullare le differenze e che spesso si è smarrito. Dà spazio a forme d’arte anti-profetiche, a volte scomode, disturbanti, non sempre accolte, ma necessarie per aprire nuovi sguardi sul presente.
Informazioni utili
Su richiesta sarà possibile usufruire di navette o taxi e trovare alloggi in zona, un’occasione per soggiornare nei dintorni e visitare il Vallo di Lauro, Pompei, i parchi e le aree costiere. Presente un angolo ristoro a cura di Daniele Antignani.