“Elvira Notari. Oltre il silenzio” – un’indagine sul potere rigenerativo della memoria
Presentato nella sezione Venezia Classici alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Elvira Notari. Oltre il silenzio di Valerio Ciriaci è molto più di un documentario: è un atto di giustizia poetica. Attraverso un lavoro di ricerca che unisce rigore storiografico e sensibilità contemporanea, il film riporta alla luce la figura di Elvira Coda Notari, prima regista italiana, pioniera del cinema muto e simbolo di una creatività femminile soffocata dalla censura e dall’oblio.
Ciriaci costruisce il suo racconto come un dialogo tra tempi e linguaggi: alle testimonianze di studiosi come Giuliana Bruno, Gian Luca Farinelli e Giuliana Muscio si intrecciano le voci di artiste contemporanee – dalla fotografa Cristina Vatielli alla scrittrice Flavia Amabile, fino all’attrice Teresa Saponangelo, che presta corpo e voce a Elvira nel progetto fotografico Madre del cinema italiano. Il risultato è un mosaico vibrante che restituisce alla regista salernitana una presenza viva, fatta di volti, suoni, immagini e memorie condivise. La regia di Ciriaci, sostenuta dalla fotografia di Isaak Liptzin e dal montaggio elegante di Francesca Sofia Allegra, si muove tra Napoli e New York, tra archivi dimenticati e performance artistiche contemporanee.

Il film segue la traiettoria stessa della Dora Film – la casa di produzione fondata da Elvira con il marito Nicola – e con essa ricostruisce la storia di un cinema popolare e realistico che, anticipando il neorealismo, raccontava la vita dei vicoli napoletani e delle Little Italy americane.
Le poche pellicole sopravvissute – appena 163 minuti di film su una produzione di circa sessanta lungometraggi – diventano in Oltre il silenzio frammenti di un corpo lacerato, che il documentario tenta di ricomporre. Non con la pretesa di completare, ma con quella di riattivare: le lacune biografiche e artistiche diventano spazi di invenzione, aperture verso nuove narrazioni. Come scrive lo stesso Ciriaci nella sua nota d’intenti, “le assenze di Elvira si sono trasformate in possibilità creative”.


Prodotto da Antonella Di Nocera per Parallelo 41 produzioni, in collaborazione con Awen Films e Luce Cinecittà, il film si colloca nel solco del miglior cinema del reale italiano, capace di unire ricerca storica, riflessione politica e gesto poetico. La musica originale di Silvia Cignoli e il sound design di Stefano Di Fiore amplificano il tono sospeso e risonante di un’opera che attraversa il tempo come un’eco che finalmente trova ascolto.
Elvira Notari. Oltre il silenzio non è soltanto il ritratto di una regista dimenticata, ma un’indagine sul potere rigenerativo della memoria. È un film che parla al presente, invitandoci a riconsiderare la genealogia del nostro cinema e a riconoscere – dietro la storia ufficiale – le voci rimaste ai margini. Con grazia e determinazione, Ciriaci restituisce a Elvira Notari ciò che la storia le aveva negato: la sua voce.




