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“Conclave” – un thriller politico tra brama di potere e dubbi della fede

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Diretto dal regista Edward Berger (Oscar per “Niente di nuovo sul fronte occidentale“), sceneggiato da Peter Staughn, basato sull’omonimo romanzo di successo di Robert Harris, “Conclave” è un sofisticato thriller politico ambientato nei piani più alti e riservati della Chiesa Cattolica. Intriso di tensione e immerso nella tradizione è un film avvincente che conduce lo spettatore nel cuore di uno degli eventi più antichi, misteriosi e segreti al mondo: l’elezione di un Papa.

La storia segue il Cardinale Lawrence, decano del Collegio Cardinalizio, mentre compie il suo tradizionale dovere di gestire il conclave. Nel pieno di intrighi politici che determineranno il futuro della Chiesa Cattolica, Lawrence scopre un mistero la cui soluzione potrebbe scuotere l’antica istituzione dalle fondamenta. Allo stesso tempo, il Cardinale decano attraversa una profonda crisi di fede per cui vorrebbe allontanarsi dalle istituzioni ecclesiastiche.

Ed è questo uno dei punti più interessanti della sceneggiatura di “Conclave“: alcuni dei protagonisti mettono in discussione la Chiesa come istituzione di potere non la loro fede in Dio, e l’elezione di un Pontefice, paradossalmente, può diventare il momento ideale per mostrare il peggio delle dinamiche umane e comportamentali che influenzano questa scelta.

(L to R) Director Edward Berger and actor Ralph Fiennes on the set of CONCLAVE, a Focus Features release. Credit: Philippe Antonello/Focus Features ©2024 All Rights Reserved.

Le interpretazioni straordinarie di Ralph Fiennes, Stanley Tucci, Sergio Castellitto, John Lithgow, Isabella Rossellini, Lucian Msamati e Carlos Diehz sono fondamentali alla riuscita del film perché oltre a levigare con maestria gli intrecci e i rapporti di opportunità e convenienza che i loro personaggi affrontano prima e durante il conclave, riescono ad evidenziare senza eccessi le storture e le ferite presenti nelle loro coscienze. Personaggi complessi e intelligenti, uomini decenti ma pieni di difetti molto umani che, di fronte alla possibilità del potere, inevitabilmente e tristemente si lasciano trascinare in una battaglia per il proprio interesse, anziché per il bene comune.

La figura emblematica del decano Lawrence pare rappresentare la Chiesa moderna: il viaggio esistenziale che percorre dall’inizio alla fine del conclave è un tortuoso percorso di riflessione, un profondo esame di coscienza per capire se trovare un nuovo scopo nella propria vita o rinnovarne uno antico. Nel controverso finale del film il cardinale finalmente si libera di quella zavorra morale trovando il momento di liberazione. “Conclave” è una storia di cambiamento, di possibilità, che mostra un’istituzione che, alle prese con una costante lotta contro tale cambiamento, si rende conto di poter sopravvivere solo grazie ad esso.

Ralph Fiennes stars as Cardinal Lawrence in director Edward Berger’s CONCLAVE, a Focus Features release. Credit: Philippe Antonello/Focus Features ©2024 All Rights Reserved.

La trama

Quando il Papa muore inaspettatamente, i membri del Collegio Cardinalizio si radunano in Vaticano per eleggere un nuovo Pontefice, destinato a guidare una nuova era della Chiesa. Dietro le porte chiuse della Cappella Sistina, i cardinali provenienti da tutto il mondo competono per il più alto onore in un rituale segreto che affonda le radici nei secoli. Per il Cardinale Lawrence (Ralph Fiennes), Decano del Collegio Cardinalizio, è un dovere sacro sovrintendere al conclave.

Emergono diversi favoriti: il Cardinale Bellini (Stanley Tucci) del Vaticano, Tremblay di Montréal (John Lithgow), Tedesco di Venezia (Sergio Castellitto) e Adeyemi della Nigeria (Lucian Msamati), che potrebbe diventare il primo Papa africano della storia. Ognuno ha i propri obiettivi – e i propri segreti compromettenti, che se rivelati potrebbero bloccare la loro ascesa alla carica più potente della Chiesa.

Mentre rivelazioni scioccanti e macchinazioni machiavelliche minacciano di far deragliare il conclave, Lawrence è tormentato dai dubbi sulla propria fede e missione. Quando scopre che anche il defunto Papa nascondeva segreti, il senso del dovere lo spinge a indagare, ma nulla lo prepara al colpo di scena finale.

Ralph Fiennes stars as Cardinal Lawrence in director Edward Berger’s CONCLAVE, a Focus Features release. Credit: Courtesy of Focus Features. © 2024 All Rights Reserved.

Ralph Fiennes è il Cardinale Lawrence, un uomo di coscienza

Per il ruolo del tormentato Cardinale Lawrence, Berger ha scelto Ralph Fiennes. «È stato il primo nome a cui abbiamo pensato», racconta il regista. «Come attore, è così onesto, sincero e profondo. Soprattutto, Ralph riesce a esprimere la vita interiore di un personaggio come pochi altri. Lawrence è un uomo riflessivo e prudente, che non sempre dice ciò che sente. Non ha molte battute: sono gli altri a parlare, mentre lui ascolta. Tutto avviene dietro i suoi occhi, ed è così che Ralph invita il pubblico a condividere la sua confusione emotiva e spirituale. È semplicemente magnetico da osservare.»

Michael Jackman, produttore di FilmNation Entertainment, aggiunge: «Sapevamo che Ralph è un attore di immenso talento. Quello che non sapevo era quanto fosse generoso, sia sul set che nel collaborare con gli altri attori.»

Per Fiennes, molti aspetti del progetto erano irresistibili: «Prima di tutto, amo la scrittura di Peter Straughan. Tessa Ross è una produttrice di grande gusto ed esperienza. Avevo appena visto Niente di nuovo sul fronte occidentale e l’avevo trovato fantastico, quindi ero entusiasta di lavorare con Edward Berger.» Anche la sceneggiatura lo conquistò immediatamente: «È piena di figure manipolatrici e oscure che agiscono in modi discutibili. C’è ambizione e anche corruzione, ma per Lawrence si tratta soprattutto di scegliere il giusto leader spirituale.»

Fiennes era particolarmente attratto dalle contraddizioni del personaggio: «Dopo una vita dedicata alla Chiesa, Lawrence si trova ora a gestire a malincuore un conclave carico di tensioni politiche.
Vorrebbe essere in un monastero, non al centro delle controversie. Essendo un uomo di integrità spirituale, deve affrontare sfide drammatiche per garantire che l’elezione si svolga in modo etico, morale e trasparente.
»

L’accuratezza dei dettagli era una priorità per Fiennes. Nel romanzo, il personaggio si chiama Lomeli ed è italiano. Dato che il film è prevalentemente in inglese e Fiennes è inglese, Berger decise di rendere Lawrence britannico anche nella sceneggiatura. «La mia prima preoccupazione», racconta Fiennes, «è stata: esistono davvero cardinali inglesi? Scoprimmo che ce ne sono tre, quindi era plausibile. Però, dato che l’ambientazione è italiana, insistetti per parlare italiano quando Lawrence si rivolge ai cardinali riuniti.» In particolare, Fiennes volle che Lawrence sapesse confrontarsi in italiano con il Cardinale Tedesco, suo principale antagonista.

Secondo l’attore, grazie alle ricerche di Harris e Straughan, i dettagli del conclave sono il più autentici possibile: «Ovviamente, molti segreti ci sono preclusi, quindi dove necessario abbiamo fatto uso della licenza poetica. Ma lo spirito è assolutamente fedele alla realtà. Mi sono persino ossessionato per piccoli particolari, come il tipo di abiti indossati a cena.»

Infine, Fiennes sottolinea che Straughan non ha semplificato nulla, nemmeno le contraddizioni interiori di Lawrence: «È il genere di film che amo vedere. Tutti i personaggi hanno priorità e motivazioni specifiche, quindi il mondo che ci viene presentato è ricchissimo. La caratterizzazione fatta da Peter è splendida, ed è stato sufficiente a richiamare un cast eccezionale.»

I contendenti al papato nelle parole dei loro interpreti

Stanley Tucci interpreta Bellini, amico intimo e alleato del Cardinale Lawrence, nonché capo di fatto della fazione progressista del Collegio Cardinalizio e uno dei principali candidati al papato. Come Cardinale Segretario di Stato, Aldo Bellini è responsabile di tutte le funzioni politiche e diplomatiche della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. È un abile politico, oltre che un uomo di fede. «La Chiesa Cattolica è stata la sua vita fin dalla giovane età», spiega Tucci. «È grande amico di Lawrence, ma le complessità di questo conclave metteranno alla prova la loro amicizia.» Tucci racconta che aveva già letto il romanzo prima di ricevere la sceneggiatura: «Peter Straughan (sceneggiatore) è riuscito a catturarne lo spirito con una sottile eleganza e un tocco formale. Ho detto sì subito

Il suo personaggio era così ben definito sulla pagina che perfezionare l’interpretazione è stato, per Tucci, solo questione di discutere i dettagli con il regista durante le riprese: «Mi è piaciuto molto lavorare con Edward. Abbiamo analizzato scene particolari, ad esempio decidendo quanto Bellini dovesse arrabbiarsi o mostrarsi distante. Edward è molto sensibile alle sfumature emotive di ogni scena. Inoltre Peter era spesso presente sul set, il che è stato di grande aiuto.»

Berger definisce Tucci «una presenza meravigliosa sul set»: «Porta leggerezza in ogni cosa che fa. E avere due giganti della recitazione come Stanley e Ralph (Fiennes) insieme è stato fantastico: ogni scena sembrava un duello verbale, e credo si siano divertiti entrambi. Vederli alzare il livello l’uno dell’altro è stato un piacere.» Il regista osserva anche un curioso contrasto nello stile di lavoro dei due attori: «Ralph è molto serio e instancabile. Stanley invece porta leggerezza e spontaneità. È una magia speciale.» Secondo Tucci, lo spettatore dovrà prestare attenzione: «Il film è pieno di sorprese. Da regista, ho pensato: tutti questi attori straordinari, questi set magnifici, questa storia incredibile…Come si fa a non essere entusiasti di raccontarla?»

John Lithgow interpreta Tremblay, il Cardinale canadese, uno dei principali concorrenti per il papato, che usa il suo fascino come un’arma. Forse il candidato più conservatore, Tremblay è astuto, ambizioso e molto in corsa. «Dopo aver letto la sceneggiatura», ricorda Lithgow, «Edward ed io ci siamo scambiati alcune email, poi abbiamo fatto una lunga, bellissima telefonata. Tremblay è un personaggio complicato — come tutti in questa storia — ed è stato un piacere interpretarlo.» Lithgow conosceva già il lavoro di Berger: «È un regista straordinario. Essere stato scelto per questo ruolo mi ha lusingato molto. La storia è avvincente come un romanzo giallo e si svolge in un’ambientazione davvero inusuale.»

Berger definisce Lithgow «una forza della natura»: «Porta profondità, umorismo, calore e una gioia di giocare con le parole che è un dono incredibile da vedere all’opera.» Secondo Lithgow, il processo elettivo del conclave è simile a quello di una giuria sequestrata: «Non possono ricevere notizie dal mondo esterno, né il mondo esterno può sapere cosa accade tra loro. Quando metti insieme persone che devono decidere questioni di grande importanza, inevitabilmente scoppiano controversie. I cardinali sono uomini con una vocazione sacra, ma sono anche soggetti ai fallimenti umani: gelosia, avidità, ambizione

John Lithgow stars as Cardinal Tremblay in director Edward Berger’s CONCLAVE, a Focus Features release. Credit: Philippe Antonello/Focus Features ©2024 All Rights Reserved.

Ognuno dei principali contendenti ha segreti che, se svelati, potrebbero distruggere le sue possibilità di essere eletto: «Ogni uomo che emerge come possibile Papa porterebbe la Chiesa in una direzione completamente diversa», spiega Lithgow. «I credenti vedranno il film in un modo, ma anche chi non è religioso potrà apprezzarne la grande narrazione e i misteri.»

La direttrice del casting Nina Gold, lavorando instancabilmente con Berger, ha selezionato un cast internazionale di “pezzi grossi” per il Collegio Cardinalizio. Sergio Castellitto interpreta il Cardinale Tedesco, portando un’energia anarchica all’interno di un’assemblea molto formale: «Sergio è un attore straordinario», dice Berger. «Tedesco vuole riportare la Chiesa ai tempi oscuri. È estroverso, ama dire quello che pensa, specialmente se crea conflitto. Ama la vita e il potere, e vuole assicurarsi di ottenerlo. È un contrasto meraviglioso rispetto agli altri cardinali.»

Il profilo pubblico di Castellitto ha aiutato anche in situazioni pratiche durante le riprese in una base militare italiana: «C’era un grande parcheggio ad alta sicurezza da attraversare», racconta Jackman. «Io evitavo l’area, ma Sergio ha semplicemente camminato verso le guardie e loro si sono spostate come il Mar Rosso. ‘Sapete,’ disse, ‘una volta ho interpretato un generale e loro ancora pensano che lo sia’!“.

Sergio Castellitto stars as Cardinal Tedesco in director Edward Berger’s CONCLAVE, a Focus Features release. Credit: Courtesy of Focus Features. © 2024 All Rights Reserved.

Inoltre, l’attore irlandese Brían F. O’Byrne interpreta O’Malley, il braccio destro di Lawrence, e l’attore britannico Lucian Msamati interpreta il Cardinale Adeyemi, che spera di diventare il primo Papa africano della storia. «Volevo un cast veramente globale», afferma Berger. «Uomini e donne da tutto il mondo, rappresentanti delle diverse correnti politiche all’interno della Chiesa.» Adeyemi è descritto come un grande studioso e pensatore: «Lucian Msamati ci accompagna in un viaggio che parte dall’ambizione e dalla sicurezza in sé, fino ad arrivare alla vulnerabilità e alla fragilità. È un attore meraviglioso.»

Infine, il conclave viene scosso dall’arrivo inaspettato del Cardinale Benítez di Kabul, interpretato da Carlos Diehz al suo primo importante ruolo cinematografico: «Quando si presenta, scombina gli equilibri del conclave», racconta Berger. «Carlos porta una freschezza e una profondità che sono perfette per il personaggio.» Secondo Diehz, Benítez è in gran parte immune alle manovre politiche: «La sua fede gli permette di restare concentrato su Dio e sul vero spirito del processo.»

Benítez diventa infine la voce della ragione e dell’amore all’interno del conclave: «Sostiene il suo candidato fino alla fine, anche quando tutto sembra perduto», dice Diehz. «Il film ci ricorda che non si può avere fede senza dubbio. Si può dubitare di un processo, di un’istituzione, persino di se stessi, ma la fede trova comunque la strada per rafforzarti — non solo nella Chiesa, ma nel mondo intero.»

Isabella Rossellini stars as Sister Agnes in director Edward Berger’s CONCLAVE, a Focus Features release. Credit: Courtesy of Focus Features. © 2024 All Rights Reserved.

Dio ci ha comunque dato occhi e orecchie” – Isabella Rossellini è Suor Agnes, l’unica donna di CONCLAVE

Il fatto che il cast di “Conclave” sia composto principalmente da uomini non è ovviamente una coincidenza, osserva Edward Berger: «La Chiesa Cattolica è una delle più antiche istituzioni patriarcali del mondo. Le donne sono sostanzialmente escluse e le loro voci non vengono ascoltate. La maggior parte dei nostri personaggi, compreso Lawrence, accetta questo stato di cose senza metterlo troppo in discussione. Ma alla fine del film, iniziamo a porci delle domande: perché non potrebbe esserci spazio anche per altre voci?»

Una di queste voci appartiene a Suor Agnes, la suora responsabile della gestione della Casa Santa Marta, dove i cardinali risiedono durante il conclave. Isabella Rossellini interpreta la severa ma discreta Agnes e racconta di essere stata attratta dal ruolo anche perché il suo personaggio è l’unica donna con una certa autorità in questo mondo dominato dagli uomini: «Ma il suo compito è rimanere silenziosa, non contraddire i cardinali», sottolinea l’attrice. «Tuttavia, nel suo silenzio c’è molta presenza e moltissima informazione. E mi è piaciuto moltissimo interpretarla.»

Isabella Rossellini stars as Sister Agnes in director Edward Berger’s CONCLAVE, a Focus Features release. Credit: Courtesy of Focus Features. © 2024 All Rights Reserved.

Rossellini era già rimasta colpita dalla regia di Berger in Niente di nuovo sul fronte occidentale: «Con quelle immagini poetiche della natura, in un mondo destinato a essere distrutto dalla guerra. Ero curiosa di vedere cosa avrebbe fatto con Roma, la città dove sono nata e cresciuta. Il Vaticano è una presenza costante: le strade sono piene di preti e cardinali. Sapevo che Edward avrebbe saputo cogliere la poesia di una città così particolare, dove la presenza del cattolicesimo è ovunque.»

Per Berger, Rossellini è un’icona: «È impossibile non amarla. Ha profondità, calore e porta il sole con sé ovunque vada. E infonde tutto questo anche in Suor Agnes: dice pochissimo, ma influenza silenziosamente tutto ciò che accade.» La stessa Rossellini riconosce che le donne nella Chiesa Cattolica non hanno ruoli di potere visibili e devono essere subordinate ai sacerdoti. Tuttavia, osserva: «Come dice Suor Agnes nel film: ‘Dio ci ha comunque dato occhi e orecchie.‘ Questa è la mia battuta preferita nella sceneggiatura. Le donne vedono, ascoltano, hanno opinioni e la loro presenza è importante.»

Rossellini, che è anche regista, produttrice e scrittrice, sottolinea quanto Berger abbia saputo ricreare l’atmosfera vaticana attraverso immagini quasi pittoriche: «C’è una scena in cui si vedono tutti i cardinali, vestiti di rosso, camminare insieme; mentre le suore, in blu scuro, camminano separate. Non si mescolano mai. Questa inquadratura cattura perfettamente la dinamica tra uomini e donne in questa storia.»

CONCLAVE è stato girato nella città di Roma, presso i leggendari studi di Cinecittà dove sono stati ricostruiti, il più fedelmente possibile, la Cappella Sistina e la Casa di Santa Marta.

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